I gatti sono così indipendenti da noi? Uno studio ha scoperto quanto soffrono davvero la nostra assenza

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di Francesca Argentati

09 Novembre 2024

Gatto grigio sdraiato sul pavimento

Freepik

Anche se i gatti sono considerati creature indipendenti, forse non stanno così bene da soli come pensiamo.

La scienza ha voluto indagare questo aspetto, scoprendo qualcosa di insospettabile.

Quanto davvero un gatto può patire l'assenza del proprietario? Ecco la risposta.

I gatti soffrono la nostra assenza?

Potresti pensare che, quando non sei in casa, il tuo gatto sia felice e persino sollevato della tua assenza. Tuttavia, i felini non sono così anaffettivi come pensiamo.

Esistono vari sistemi per aiutare il gatto ad allontanare la solitudine quando non ci sei, ma fino a che punto?

Sappiamo che alcuni cani possono soffrire di ansia da separazione, che li porta a soffrire in modo molto intenso l'assenza dei propri umani.

Ciò che invece non ci immagineremmo mai è che questa condizione possa colpire anche i gatti.

Uno studio, però, fa ricredere al riguardo: i felini non sono poi così indifferenti alle persone come vogliono far credere!

I gatti possono provare ansia da separazione quando non ci siamo

Gatto che guarda attraverso la finestra

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Anche se ci sembrano distaccati, i gatti possono provare emozioni simili a quelle che sentiamo noi. Una di queste, ha scoperto una ricerca, è la sindrome dell'abbandono o ansia da separazione.

L'indagine, condotta dai ricercatori della Universidade Federal de Juiz de Fora, Brasile, ha scoperto che i gatti possono soffrire in modo profondo l'assenza del proprio umano.

Una solitudine di otto ore, che coincide con l'orario di lavoro, può essere facilmente gestita, ma assenze prolungate, che superano le 24 ore, possono causare un vero stress.

Alcuni mici, dopo questo lasso di tempo, potrebbero iniziare a miagolare senza sosta, sporcare fuori dalla lettiera e diventare aggressivi.

Non solo: potrebbero iniziare a leccarsi in modo eccessivo, causandosi irritazioni per via dell'ansia.

Lo studio ha scoperto che oltre un gatto su dieci ha questo problema, soprattutto in famiglie senza altri animali domestici o dove la presenza di giochi e stimoli è insufficiente.

L'ansia da separazione sembra inoltre più acuta negli ambienti domestici dove non ci sono presenze femminili, dove ci sono due donne o soltanto adulti giovani, tra i 18 e i 35 anni.

Felini e solitudine: i dati dello studio

Questo, secondo i ricercatori, è indice che la natura sociale dei gatti li porti a creare legami profondi coi proprietari.

Per arrivare a questa conclusione, il team ha sottoposto un questionario a 130 partecipanti brasiliani che possiedono dei gatti, per un totale di 223 mici.

Le domande riguardavano informazioni generali sul proprio animale domestico e sul comportamento quando venivano lasciati soli, sul rapporto reciproco e sull'ambiente domestico.

Daiana de Souza Machado, autrice principale, ha affermato: "Il questionario ha evidenziato che circa il 13% dei gatti potrebbe presentare segni compatibili con l'ansia da separazione".

30 gatti su 223, quindi, aveva almeno uno dei requisiti associabili a questa condizione. 20 felini su 30, inoltre, adottano comportamenti aggressivi e anomali, tra cui apatia, quando sono soli.

Per ridurre queste problematiche, i ricercatori suggeriscono di ridurre lo stato ansioso dei gatti durante la separazione, con giocattoli stimolanti come tiragraffi, o puzzle alimentari.

Anche l'erba gatta e musica soft possono aiutare a tenere sotto controllo l'agitazione dovuta alla solitudine.

Infine, evitare di salutare il gatto all'uscita o al rientro lo abituerà al fatto che la separazione è solo momentanea, aiutandolo a essere più autonomo.