Quante volte portare fuori il cane? Consigli e buone pratiche per le passeggiate quotidiane

Gianmarco Bonomo image
di Gianmarco Bonomo

21 Maggio 2024

Se hai un cane, sai già quanto siano importanti le passeggiate per la salute e il benessere del tuo amico a quattro zampe. Poter uscire fuori di casa ed esplorare, socializzare e fare i suoi bisogni è infatti una necessità fondamentale per un cane, ma quanto spesso deve accadere? Certo, è importante portare fuori il cane tutti i giorni, ma quante volte? Scopriamolo insieme!

L’importanza delle passeggiate per il cane

Unsplash

Le passeggiate costituiscono uno dei momenti più importanti della giornata di un cane, e per diverse ragioni. Si tratta infatti di un modo per fare attività fisica e quindi mantenere in forma i nostri amici a quattro zampe, che possono bruciare calorie e prevenire l’obesità. Inoltre, una regolare attività fisica favorisce una buona salute intestinale e un rafforzamento di muscoli e ossa, con ricadute anche sul sistema immunitario. Ovviamente, poi, c’è anche la ragione principale per cui alcuni proprietari portano fuori il cane, ossia la necessità dell’animale domestico di fare i suoi bisogni. Si tratta di una ragione importante, certo, ma non è l’unica.

Inoltre, portare fuori il cane è importante anche per la sua salute mentale. Esplorare nuovi ambienti e odori stimola la mente del cane e previene tanto la noia quanto la frustrazione, portando così a una riduzione dei comportamenti indesiderati. Fare attività fisica, insomma, riduce lo stress del cane e lo aiuta a socializzare con animali ed esseri umani. Infine, le passeggiate rafforzano il legame con il proprietario, aspetto essenziale di qualsiasi momento passato insieme.

Quante volte portare fuori il cane?

Unsplash

Dopo aver visto l’importanza delle passeggiate, bisogna capire quante volte portare fuori il cane a fare i suoi bisogni, e non solo. L’ideale sarebbe uscire di casa almeno tre o quattro volte al giorno per almeno mezz’ora, ma frequenza e durata delle passeggiate vanno adattate in base all’età e alla personalità del cane, nonché alle esigenze familiari. Vediamo allora quante volte portare fuori un cucciolo, un cane adulto e un cane anziano:

  • Cuccioli. Per imparare a fare i bisogni all’aperto, i cuccioli hanno bisogno di tempo e pertanto all’inizio potrebbero anche farli in casa. In questo caso, è necessaria un’educazione paziente e condotta mediante rinforzo positivo. Viste le loro energie, è meglio portarli fuori spesso durante il giorno.
  • Cani adulti. Al netto delle differenze fra razze di piccola taglia e grossa taglia, tutti i cani vanno abituati al movimento costante, anche da adulti. Per questa ragione, è bene portarli fuori almeno due o tre volte al giorno e dedicare più tempo alla passeggiata mattutina.
  • Cani anziani. I cani anziani preferiscono passeggiate più brevi, su percorsi piani e senza ostacoli, e si stancano prima, ma hanno bisogno di attività fisica. In questo caso, può andare bene portarli fuori nei momenti tranquilli della giornata, al mattino presto e al tramonto, con passeggiate di almeno mezz’ora.

Alcune buone pratiche per le passeggiate del cane

Unsplash

L’aspetto più importante nelle passeggiate è l’adozione di una routine sia per il cane sia per la famiglia, così da assicurare le uscite necessarie al suo benessere. Per assicurarsi che le passeggiate rappresentino un momento positivo nella giornata del cane, è importante educarlo a seguire alcuni comandi base, come “vieni” o “seduto”. Inoltre, è fondamentale portare sempre sacchettini per raccogliere i suoi bisogni e una bottiglietta d’acqua per la sua urina.

I cuccioli apprendono la routine in modo graduale, ma cambiare la routine di un cane adulto o di un cane anziano è più complesso. Possibile, ma richiede pazienza e dedizione. In tutti i casi, e per qualsiasi esigenza di natura medica o comportamentale, consigliamo sempre di consultare il veterinario, che saprà fornire utili consigli utili al benessere del cane. D’altronde, la passeggiata è uno dei momenti migliori della giornata: è sempre meglio viverla pienamente.