Le madri riconoscono i propri cuccioli appena nati anche dai loro guaiti, non solo dall'odore

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di Gianmarco Bonomo

26 Maggio 2024

C’è qualcosa di estremamente tenero e dolce nel vedere una mamma che si occupa dei suoi cuccioli, soprattutto quando si tratta di gatti o cani. Di recente, alcuni ricercatori si sono chiesti come faccia tuttavia una mamma cane a riconoscere i suoi cuccioli, e ha trovato una risposta per certi versi inaspettata. A quanto pare, non si tratta solo del loro odore, ma sarebbe una questione di… pianti e lamenti.

I suoni emessi dai cuccioli di cane

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Guidato da Mathilde Massenet, un team di ricercatori dell’Università di Saint-Etienne, in Francia, ha cercato di capire nei cani come fanno le mamme a riconoscere i loro cuccioli. Per trovare una risposta alla domanda, il team ha condotto un’approfondita analisi su oltre 4000 registrazioni di 220 cuccioli di Beagle provenienti da 40 cucciolate diverse. L’obiettivo è stato quello di avere un pool di dati quanto più ampio, così da poter trarre conclusioni generalizzabili.

La ricerca pubblicata su PNAS si è concentrata sui suoni emessi dai cuccioli di cane perché parte integrante del rapporto madre-figlio, almeno nei mammiferi. Si tratta di vocalizzi che forniscono informazioni essenziali sulla condizione fisica e, come scoperto nel corso della ricerca, anche sulla loro identità. Infatti, l’analisi delle registrazioni ha rivelato che i cuccioli di Beagle emettono suoni distintivi a seconda della cucciolata e, nella stessa cucciolata, a seconda dell’individuo.

Come fanno le mamme a riconoscere i loro cuccioli: il caso dei Beagle

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Una volta compreso il ruolo che i lamenti e i pianti dei cuccioli giocano nella comunicazione con la madre, il team ha avviato la seconda fase dello studio. I ricercatori hanno creato dei suoni sintetici che riproducevano i toni caratteristici dei lamenti emessi dai cuccioli di Beagle. In seguito, tramite dei piccoli altoparlanti, hanno riprodotto questi suoni a 16 madri, alternando lamenti emessi dai loro cuccioli a lamenti emessi da cuccioli sconosciuti.

I risultati non si sono fatti attendere. Le madri Beagle hanno reagito molto più intensamente ai suoni che corrispondevano ai loro cuccioli, portando a volte gli stessi altoparlanti nelle loro cucce. Inoltre i ricercatori hanno anche scoperto che le madri prestano maggiore attenzione ai lamenti dei cuccioli più piccoli, che hanno toni più alti, poiché stimolano maggiormente l’istinto materno.

Anche i cuccioli possono riconoscere la madre

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Se non bastasse questo a provare il complesso sistema di riconoscimento fra i cani, un altro studio ha invece scoperto che anche i cuccioli possono riconoscere la madre. I ricercatori hanno analizzato che, anche dopo anni di separazione, un cane è perfettamente in grado di ricordare la madre e i fratelli, grazie all’olfatto. Come per gli esseri umani, ma in modo molto più intenso, la memoria dei cani si basa sul proprio senso dell’olfatto: quando sono cuccioli, passano le prime settimane di vita con la madre e i fratelli, sviluppando abilità sociali essenziali nella vita futura. Oltre a queste abilità, è anche possibile che si instauri un forte legame emotivo e olfattivo, che permette a due cani di riconoscersi a vicenda anche dopo molti anni.

Insomma, i legami fra madre e cuccioli sono molto più profondi di quanto si possa pensare. Da una parte, i cani possono riconoscersi grazie all’odore persino dopo molti anni; dall’altra parte, una madre è in grado di riconoscere i propri cuccioli grazie ai loro lamenti, soprattutto quando hanno un tono alto. Entrambi gli studi offrono una visione più approfondita del comportamento dei nostri amici a quattro zampe: quando vedremo una mamma cane che lentamente si dirige verso la cuccia con i suoi piccoli, sapremo bene cosa l’ha richiamata lì.