Un comune italiano vuole abbassare le tasse a chi adotta un cane dal canile. E non è il solo

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di Gianmarco Bonomo

12 Febbraio 2024

Un comune italiano vuole abbassare le tasse a chi adotta un cane dal canile. E non è il solo

Adottare un animale domestico non è soltanto un atto di altruismo o responsabilità. Si tratta anche un’azione necessaria per ridurre la pressione sui rifugi e risolvere il problema del randagismo. Se alcuni Paesi hanno legalizzato l’eutanasia per i randagi, altri hanno adottato misure alternative. In particolare, un piccolo comune della Sicilia ha deciso di abbassare le tasse per chi decide di adottare un cane dal canile comunale. E non è il solo.

Meno tasse a chi adotta un cane: la decisione di Misterbianco

Meno tasse a chi adotta un cane: la decisione di Misterbianco

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Siamo a Misterbianco, in Sicilia, e il consiglio comunale ha lanciato un’iniziativa chiamata in modo azzeccato “bonus svuota canili”. Si tratta di una misura che offre uno sconto sulle tasse comunali di 200 euro per chi adotta un cane dai canili convenzionati. L’intento è palese: ridurre il sovraffollamento nei canili della zona e ridurre le spese comunali legate al mantenimento degli animali. Ma si tratta anche di una ragione più profonda: promuovere il benessere dei cani, amici dell’uomo per antonomasia.

Come lo stesso sindaco della cittadina ricorda, infatti, spesso l’affetto e la disponibilità dei dipendenti del canile e dei volontari non basta. Ed è ovvio che un cane stia molto meglio insieme a una famiglia amorevole che se ne prenda cura, e lo renda parte della propria vita. Da qui, nasce l’idea del bonus svuota canili.

Altre città seguono l’esempio, fra esigenze di risparmio e benessere degli animali

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Non è certo un mistero che le amministrazioni comunali soffrano di croniche mancanze di fondi: troppe iniziative da portare avanti e troppi pochi soldi. Per questa ragione, Misterbianco non è l’unico caso di un comune che abbia deciso di tagliare le tasse dei cittadini che decidono di adottare un cane. Uno dei primi casi avvenne a Fiumicino, centro vicino Roma, che qualche anno fa aveva proposto uno sconto del 50% sulle tasse sui rifiuti per chi adottava un cane o un gatto dai rifugi comunali. Più di recente, seguono l’esempio di Misterbianco i comuni di:

  • Cosenza, in Calabria, che ha proposto uno sconto di 100 euro sulla tassa sui rifiuti per chi adotta un cane dal canile;
  • Bagheria, sempre in Sicilia, dove è stato proposto uno sconto del 30% sulla tassa per agevolare la adozioni dei cani del territorio, piuttosto che rivolgersi ad allevamenti o al web.

Meno tasse per chi adotta un animale: sono solo vantaggi?

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C’è anche un altro obiettivo che le amministrazioni perseguono quando decidono di abbassare le tasse dei cittadini che adottano un animale domestico dai rifugi comunali. Certo, ci sono la volontà di diminuire le spese per il loro mantenimento e quella di fornire un benessere impossibile in un canile. C’è però anche la necessità di occuparsi del randagismo, un problema molto sentito in alcune zone d’Italia, e non solo. Tuttavia, non tutti sono d’accordo con queste iniziative: per alcuni la pratica di offrire incentivi fiscali per le adozioni finirebbe per distorcere il significato dell’adozione. Quest’ultima dovrebbe essere una scelta consapevole che non sia influenzata dalle prospettive di risparmio su una tassa.

Tuttavia, è anche vero che il risparmio sulla tassa non implica un risparmio tout court. Come dicevamo all’inizio, adottare non è soltanto un gesto di altruismo ma anche di responsabilità. È essenziale offrire alla creatura adottata il benessere che merita, l’affetto che merita, la felicità che merita. A prescindere dal resto.