Gatto scomparso torna a casa dopo 12 anni: la storia di Butters

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di Gianmarco Bonomo

10 Novembre 2023

Gatto scomparso torna a casa dopo 12 anni: la storia di Butters

Smarrire un animale domestico è un avvenimento che nessuno vorrebbe mai vivere, ma a volte anche questi incidenti possono avere un lieto fine. Di certo, questo è ciò che ha pensato una famiglia di San Diego, in California, quando il gatto soriano che avevano adottato era scomparso all’improvviso. Per poi ricomparire 12 anni dopo. Questa è la storia di Butters, il gatto che ha ritrovato la sua famiglia.

La misteriosa scomparsa di Butters nel 2011

Butters è stato adottato dai Castellino nel lontano 2011, quando la famiglia viveva ancora a San Diego e prima che si trasferisse a Seattle. La sua vita trascorre felice in casa e fuori: il gatto soriano infatti ama esplorare e ha persino imparato a usare la porta del cane. Un giorno, però, dopo una delle sue passeggiate all’esterno Butters non torna a casa. Il gatto dei Castellino scompare nel nulla, lasciando i suoi proprietari con una tristezza impossibile da descrivere. Il proprietario, Angelo, prova comunque a cercarlo ma ben presto comincia a temere il peggio: sicuramente, Butters deve essere morto, magari preda di un coyote o di altri animali.

Non lo sapeva ancora, ma per fortuna si sbagliava.

Butters torna a casa 12 anni dopo: un miracolo chiamato “microchip”

Butters torna a casa 12 anni dopo: un miracolo chiamato “microchip”

Riverside County Department of Animal Services

12 anni dopo la scomparsa di Butters, i Castellino si sono ormai trasferiti a Seattle. Mentre festeggiano il loro ventinovesimo anniversario di matrimonio, all’improvviso ricevono una chiamata. Angelo Castellino racconta cosa è avvenuto:

All’inizio non rispondevamo perché pensavamo fosse una di quelle chiamate truffa, ma quando hanno richiamato ha risposto mia moglie. Le hanno detto che avevano trovato Butters.

Sembra quasi uno scherzo: il gatto è scomparso da 12 anni, dato ormai per morto. Eppure, la voce al telefono conosce il nome del gatto soriano. Com’è possibile? Forse miracolo è la parola giusta: Dalton Churchwell, addetto della contea di Riverside, nota un gatto che vagava nel suo cortile a Blythe, in California. Gli si avvicina con calma e lo prende con sé, cercando di scansionare il suo microchip: si trattava di Butters, il gatto scomparso nel 2011. Grazie all’agente Churchwell, e ai volontari dell’associazione ASK, il gatto soriano è potuto tornare a casa dalla sua famiglia. Meglio tardi che mai, si potrebbe dire.

L’importanza dei microchip per gli animali domestici

L’importanza dei microchip per gli animali domestici

Pexels

La storia di Butters non è soltanto un esempio di resilienza, speranza e ricongiungimento. Alla base del miracolo che ha portato alla chiamata di Churchwell ai Castellino, c’è il microchip. Questo piccolo dispositivo di identificazione impiantato sotto la pelle degli animali domestici ha dimostrato di essere una risorsa inestimabile per ritrovare animali domestici che sono stati smarriti. Ogni microchip infatti contiene un numero di identificazione univoco che può essere letto per trovare i proprietari e riportare a casa i gatti o i cani scomparsi.

Per quanto riguarda invece Butters, adesso è finalmente tornato a casa dai Castellino. Certo, la casa e la città sono diverse, e sarà necessario abituarsi ai nuovi spazi. Ma aver ritrovato la propria famiglia non ha prezzo, e in questo caso neanche tempo massimo.