Ecco perché cani e gatti sono nemici da sempre: una lunga storia

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di Francesca Argentati

29 Settembre 2024

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Cani e gatti sono da sempre considerati nemici, ma qual è il vero motivo per cui non vanno d'accordo? Scopriamolo.

L'ostilità tra cani e gatti ha radici nel passato

Il rapporto tra cani e gatti è spesso ostile e che tra queste due specie profondamente diverse ci sia un innato "rancore" è cosa nota.

Anche se non sempre è così, nell'immaginario comune cani e gatti sono nemici. Ma perché le cose stanno così?

Per conoscere la risposta, dobbiamo fare un passo indietro e guardare alla loro storia evolutiva. In passato, questi animali erano selvatici e sono stati addomesticati in modi e tempi diversi.

I cani, in natura, si affidavano all'istinto per procurarsi il cibo, perciò alla predazione. Gli animali che cacciavano erano di più piccole dimensioni. Fra questi, c'erano anche i gatti.

Gli antenati dei cani, quindi, predavano i gatti e questo istinto naturale si è conservato nel tempo. D'altra parte, i gatti tendevano a scappare dagli animali che rappresentavano una minaccia, tra cui proprio i cani.

I piccoli felini, davanti alla vista dei loro storici "nemici", mettevano in atto comportamenti difensivi, con sibili e zampate.

Perché cani e gatti sono nemici: i motivi

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Questa innata sfida alla sopravvivenza si è mantenuta ancora oggi: quando cani e gatti si incontrano, le reazioni sono le stesse di un tempo.

Ma non è tutto: anche l'addomesticazione, avvenuta migliaia di anni fa, ha avuto un ruolo chiave. Una volta entrate in contatto con gli umani, le due specie hanno iniziato a gareggiare per ottenere cibo e sostentamento dalle persone.

La lotta per raggiungere lo scalino più alto nella scala gerarchica domestica, ad oggi, non è raro. Inoltre, il diverso stile di comunicazione di questi animali può alimentare le controversie: un cane potrebbe mal interpretare i segnali inviati da un gatto e viceversa.

Ad esempio, i cani evitano di guardarsi negli occhi a lungo per non apparire minacciosi, ma i gatti fanno il contrario, mantenendo il contatto visivo per mostrarsi innocui. Ancora, se un cane proverà a giocare con un gatto, quest'ultimo penserà di essere attaccato.

Se un micio fa le fusa, il cane potrebbe interpretarlo come un segnale di difesa e così via.

Cani e gatti possono andare d'accordo?

Sebbene il cervello di cani e gatti sia strutturato per essere parti avverse in natura, alcuni di loro diventano - quasi - amici, giocando persino insieme.

Anche se situazioni simili rappresentano un'eccezione, nei casi in cui le ostilità vengono messe da parte è più probabile che un cane e un gatto imparino a "tollerarsi", condividendo gli stessi spazi. In altre parole, si ignoreranno vivendo nella stessa casa, ma senza litigare.

A stabilire la riuscita o meno di un rapporto sereno sono diversi elementi, tra cui il momento in cui si sono conosciuti, a quale età, la razza di appartenenza e l'indole soggettiva.

Se un cane e un gatto si incontrano da cuccioli e crescono insieme, ci sono maggiori possibilità che diventino amici, perché attraverseranno uno accanto all'altro il periodo di socializzazione.

Questa fase, nei cani, è tra le 5 e le 12 settimane di vita, mentre per i gatti va dalle 4 alle 8 settimane. Se in questo periodo non ci sono scontri tra le parti, la relazione ha buone possibilità di essere pacifica.

Se scegli di far convivere un cane e un gatto, è preferibile quindi che siano entrambi cuccioli e che imparino a rispettare i limiti l'uno dell'altro. Nel caso in cui in famiglia ci sia un cane maturo, meglio prendere un gattino ancora piccolo, più facilmente addestrabile.

Se il cane è di taglia molto grande e ha un forte istinto predatorio, è consigliabile tenere i due animali in aree separate della casa.