I cani possono davvero sorridere? La scienza dice la sua

Angelica Vianello image
di Angelica Vianello

26 Settembre 2024

un golden retriever con espressione sorridente

Helena Lopes/Pexels

I cani sono animali incredibilmente espressivi, si commuovono quando ci vedono tornare anche dopo poche ore, e sanno dimostrare la loro felicità in tanti modi. Ma quando li vediamo con gli angoli della bocca all'insù, magari un po' aperta con la lingua fuori e lo sguardo limpido, insomma quando sembra che stiano sorridendo, è davvero un sorriso come lo intendiamo noi, dunque un'espressione di contentezza? La scienza dice di sì... Più o meno.

Il sorriso del cane, una questione di evoluzione e domesticazione

Primo piano di un cane con espressione sorridente e la lingua di fuori

Pragyan Bezbaruah/Pexels

La veterinaria Sandra Mitchell ritiene che il sorriso del cane sia il risultato della combinazione della loro storia evolutiva e della loro innata capacità di capire il comportamento degli esseri umani. I cani, quindi "sanno come farci felici", e visto che quando li vediamo sorridere ci inteneriamo e siamo molto più ben disposti verso di loro, con tanto di coccole, tono di voce carezzevole, sorrisi di rimando e così via, il cane si sente premiato quando sorride, e lo fa più spesso.

Un comportamento, quindi, che hanno assimilato nel corso della domesticazione avvenuta in migliaia di anni e che lascia traccia nelle interazioni odierne con noi umani, insieme ad altri gesti inequivocabili come i saltelli felici attorno a noi, lo scodinzolare, il leccarci per dare "baci". 

Se quindi non possiamo equiparare pienamente il sorriso di un cane a quello nostro, di certo non dobbiamo pensarlo solo qualcosa di strumentale: è comprovato, infatti, che quando interagiamo con i cani, loro sono più felici e anche noi ne traiamo beneficio.

Ogni sorriso rinforza il legame con noi umani

due cani seduti in un prato che sorridono a bocca aperta

Helena Lopes/Pexels

A pensarci bene, il "sorriso" del cane si manifesta quando incrociamo lo sguardo con loro. Alex Benjamin, che studia i processi cognitivi dei cani all'università di York nel Regno Unito, commenta: "Uno sguardo condiviso [tra cane e umani] è il meccanismo fondamentale per la cooperazione". E prosegue: "È molto più facile cooperare e addestrare cani che rivolgono il loro sguardo verso di noi. Quindi è possibile che sia avvenuta una qualche forma di seleziona consapevole, o inconsapevole, che ha fatto emergere questo tratto specifico nei cani di oggi".

La scienza ha anche provato che quanto più i cani interagiscono con noi, tanto più producono ossitocina, ovvero il cosiddetto "ormone dell'amore" e "dei legami [affettivi]". Questo ormone è quello che aumenta quando ci riuniamo a loro dopo anche solo poche ore di separazione, quando facciamo loro delle carezze o giochiamo insieme, ed è benefico per tutti, visto che diminuisce i livelli di stress sia nei cani che nei loro proprietari.

Vale proprio la pena amare il nostro cane per vederlo sorridere, e godere quindi di tutti i benefici del suo affetto nei nostri confronti!