Le fasi della vita dei gatti: da cucciolo ad anziano, come si suddivide la sua esistenza?
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La vita media di un gatto si stima intorno ai 12-18 anni, ma in quante fasi si suddivide? Magari ci è facile riconoscere a colpo d'occhio un micio piccolissimo o un gatto veramente molto anziano, ma quali e quanti altri stadi di vita ci sono nel mezzo?
Ad oggi, se ne riconoscono principalmente quattro: gattino/cucciolo, giovane adulto, adulto maturo e anziano. In quest'ultima fase, poi, se ne può distinguere un'altra, quella del gatto "geriatrico", ovvero uno particolarmente longevo nei suoi ultimi anni di vita.
A ogni stadio individuato si riconoscono una serie di attributi. Vediamo quali.
Gattini o cuccioli (0-1 anno)
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Dalla nascita al primo anno di vita, il gatto è considerato cucciolo. In questa fase avviene lo svezzamento e cominciano i primi controlli veterinari comprensivi di programmazione della sua dieta, vaccinazioni e sverminazione. Se presenti, anche eventuali malformazioni o problemi congeniti vengono alla luce già in questa fase. Ancora, dopo intorno ai 5 mesi di vita, di solito, si consiglia la sterilizzazione.
I mici sono piccoli e legati alla mamma, specie nelle primissime settimane. Hanno bisogno di cure attente e continue, e cominciano ad esplorare piano piano i dintorni.
Giovane adulto (1-6 anni)
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In questo stadio, i gatti maturano tutte le abitudini che poi rimarranno con loro: la routine giornaliera, le preferenze su come svolgere ogni attività nonché le funzioni fisiologiche e così via. Crescono a livello anche emotivo, le loro esplorazioni dei dintorni si fanno sempre più avventurose, quindi c'è bisogno di stabilire regole e confini e imparare a stare col gatto nel modo che lo faccia sentire più sicuro, ma anche proteggendolo da eventuali pericoli in cui, complice una certa dose di "incoscienza" (se così vogliamo chiamarla), sembrano sempre cacciarsi.
Adulto maturo (7 - 10 anni)
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Dopo i sei anni, comincia la fase matura del gatto: qualche problema di salute in più che porta a cominciare a rivedere le abitudini in fatto di dieta, come ad esempio già la semplice questione della mobilità che va riducendosi. I gatti diventano più sedentari, e i controlli dal veterinario si fanno più ravvicinati e c'è bisogno di aggiornare le "linee guida" su come gestire ogni situazione con buona frequenza.
Anziano (oltre i 10 anni)
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Oltre i 10 anni, poi, la vita di un gatto si considera entrata nella fase anziana. Considerando la durata della vita media di un gatto, si stima anche che quando l'animale supera i 15 anni di età starà vivendo una sottofase dello stadio di gatto "anziano" che viene chiamata "geriatrica" e dura fino alla fine della vita stessa dell'esemplare.
Un po' come noi, in questa fase si fanno i conti con problemi di salute più o meno debilitanti, e l'animale tende ad essere sempre più sedentario, riposa per lunghi periodi, mangia di meno e sostanzialmente vuole la tranquillità dei suoi posti, e persone, preferiti.