Quando il gatto sembra come cinguettare: cosa sono il chirping e il chattering?

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di Marco Bonavolontà

14 Maggio 2024

Quando il gatto sembra come cinguettare

I gatti sono fra gli animali che più ci regalano esilaranti scenette, episodi unici tutti particolari, che a noi umani piacciono tanto. Alcuni comportamenti sono stati oramai decifrati per così dire: sappiamo tutti che quando un gatto fa le fusa è generalmente contento, quando soffia è spaventato/arrabbiato e via discorrendo.

Tuttavia rimane un mistero un loro comportamento decisamente singolare, ovvero quello di "battere i denti" emettendo uno stranissimo suono. Che cosa significano quelle vocalizzazioni? Cerchiamo di fare un po' di chiarezza.

Il chirping e il chattering

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Ci risiamo di nuovo: il vostro gatto sembra quasi ipnotizzato e, immobile, lo sentite emettere dei particolari suoni... "Kekekeke" sembra fare il gatto schioccando le sue fauci.

E ancora prima di questo avvenimento, di solito, si può sentire una vocalizzazioni simile a quella di un cinguettio. Ebbene quel particolare suono è chiamato "chirping", prendendo il nome dal modo in cui cinguettano gli uccellini. Si tratta di suoni breve e molti acuti che i gatti emettono ritmicamente in determinate e specifiche occasioni: quando avvistano una potenziale preda.

Se ci fate caso tenderanno a comportarsi come sopra descritto quando saranno nei pressi di una finestra o magari guardando la TV mentre riproduce immagini quali topolini, uccelli e altri piccoli prede naturali dei gatti. Infatti, guardando fuori da una finestra è probabile che il micio possa individuare con il suo acuto sguardo degli animaletti in movimento, ma non è solo questo a innescare la reazione di cui vi stiamo parlando.

Dopo il chirping è solito seguire il chattering, ovverosia lo schiocco vero e proprio delle fauci dell'animale: il suono diventa appunto simile a un "kekekeke" e pare stia a rappresentare la frustrazione provata dall'animale. In che senso?

Un altro termine piuttosto diffuso: il grooming

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Se ci fate caso non è la preda in sé a fare "scattare" la reazione della creatura, quanto la "consapevolezza" che quest'ultima non è alla portata delle sue grinfie! Ne è la prova che un gatto quando avvista una farfallina o un altro animaletto di suo interesse dentro casa non emetterà alcun suono, piuttosto si acquatterà e comincerà a muoversi silenziosamente preparando il suo agguato.

Al contrario la vista di uno scoiattolino su un alto ramo, un uccellino posato fuori dal davanzale di una finestra, non sono bersagli raggiungibile da un micio presente fra le quattro mura. Ecco perché lo si può sentire vocalizzare come sopra descritto!

A proposito di terminologie curiose che identificano un particolare comportamento, come non citare il famoso grooming: sappiamo tutti che i gatti sono animali estremamente puliti giusto? Ebbene con la terminologia "grooming" si intende esattamente l'atto del micio inerente la sua pulizia personale! In particolare i felini prestano una grande attenzione al lavaggio del loro corpo passando molto del tempo in cui sono vigili leccandosi con cura il loro pelo.

Questo perché, grazie alla loro linguetta rasposa, riescono non solo a eliminare parassiti e sporcizia dal loro manto, ma anche a distribuire il sebo prodotto naturalmente dalla loro pelle su tutta la pelliccia. Così facendo non solo saranno sempre puliti, ma il loro pelo rimarrà anche lucido. Tale operazione è spesso eseguita vicendevolmente quando sono presenti due gatti: ameranno pulirsi l'uno con l'altro per arrivare in punti dove da soli avrebbero altrimenti difficoltà ad accedere. Voi lo sapevate?