È possibile addestrare un gatto a imparare a fare trucchetti come ai cani?
La stragrande maggioranza di persone che possiedono animali domestici hanno di fatto in casa cani o gatti: sono gli animali da compagnia più diffusi per via delle loro caratteristiche uniche. I cani sono più attaccati al loro padrone, più "giocarelloni", se vogliamo, mentre i gatti tendono a essere creature più schive e indipendenti.
Tuttavia ogni animale ha un carattere, una personalità, a sé stante e dunque non è affatto raro avere fra le mani - letteralmente - gatti dolcissimi e petulanti! Viene quindi da domandarsi: sarà possibile addestrare un gatto un po' come si è soliti fare con un cane? Scopriamolo insieme.
È possibile addestrare i gatti?
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La risposta è sì: è qualcosa che si può fare. Un risultato possibile da raggiungere attraverso metodo e pazienza. Come doverosa premessa ci teniamo a precisare che l'indole del gatto è importante da analizzare e influirà molto sulla sua predisposizione a essere addestrato.
Detto questo è bene sapere che prima si comincerà ad addestrare un felino e più possibilità si avranno di ottenere i risultati sperati. Per la precisione l'ideale sarebbe attendere circa un anno di età, ovverosia quando il gatto sarà cresciuto il giusto per non essere più un cucciolo troppo vivace e monello per prestare la dovuta "attenzione".
Alcuni trucchetti saranno più complessi da essere insegnati e questo è assolutamente normale, è anche importante ricordare che non sarà possibile insegnare qualsiasi tipo di trick al proprio gatto: un gatto "da riporto" non si vede tanto facilmente per un motivo...
Il segreto per far assimilare correttamente cosa volete che il vostro gatto compia è e sarà sempre la pazienza unita alla coerenza! Vediamo nel dettaglio quali sono le tecniche di addestramento più efficaci e quindi raccomandante.
Come addestrare un gatto: i metodi
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Proprio come vale per i cani anche i gatti apprezzano il cibo, soprattutto quello dal sapore più ghiotto e ricercato. Pertanto munitevi di snack per cui il vostro felino va pazzo e cominciate a concentrarvi sul rinforzo positivo. Cos'è? Molto semplice.
Il rinforzo positivo consiste nel fare associare al gatto che a una determinata azione corrisponde una conseguenza, per l'appunto positiva. Un micio è una strana creatura se esaminiamo due delle sue caratteristiche più peculiari: la curiosità e la pigrizia. Sembra un ossimoro giusto? Come si fa a essere estremamente curiosi, ma al contempo anche tanto dormiglioni e svogliati? Gatti.
Pertanto il felino di turno andrà invogliato a eseguire un dato comando, come dare la zampa, e per questo bisognerà ricompensarlo con qualcosa per lui allettante. Inizialmente sarà necessario instillare nel gatto una piccola "nozione", qualcosa del tipo: sollevare con una mano la zampa del micio e porla sul palmo, quindi premiare subito con una squisita crocchetta l'animale.
Ripetendo questa azione più e più volte, circa 2/3 volte al giorno, per svariati giorni sarà possibile far capire al gatto che sollevare la zampa comporterà per lui ricevere del cibo. Vi consigliamo anche di utilizzare una parola da pronunciare in maniera chiara e con tono deciso. Quando simulerete l'azione di richiesta della zampa pronunciate la parola "zampa": così il gatto capirà sia dalla movenza della vostra mano, sia dal suono che cosa deve fare per ricevere l'amato cibo e il gioco, o meglio il suo addestramento, sarà completo per quel comando!