Cane e gatto non vogliono fare il bagno? Ecco i consigli per un lavaggio senza stress

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di Gianmarco Bonomo

08 Maggio 2024

Non tutti i cani hanno un buon rapporto con l’acqua e con il bagno. O meglio, le reazioni sono diverse da individuo a individuo, ma quasi nessuno ama farsi il bagno.

Alcuni sopportano a stento i tentativi di lavarli, mentre altri si oppongono fino a far desistere i loro proprietari. Ma davvero è così necessario fare il bagno ad un cane? E per quanto riguarda i gatti, meglio provare a lavarli o desistere? Scopriamolo insieme!

Perché è importante lavare il cane?

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Lavare un cane non è soltanto una questione di freschezza o di odori che si spargono per casa. Certo, la questione della pulizia e dell’odore è importante, ma non è l’unica. Per un cane, il bagno svolge un ruolo essenziale in relazione alla sua salute e al suo benessere generale: questa pratica permette infatti di rimuovere lo sporco e i parassiti ma anche di prevenire le irritazioni cutanee.

E si tratta soltanto di alcuni fra i benefici più comuni. Oltre a limitare la diffusione dell’odore del cane per casa, il bagno previene anche l'eccessiva diffusione del pelo.

Insomma: è importante lavare il cane ed è ugualmente importante farlo nel modo giusto. Non tutti i cani sono però d’accordo, anzi quasi nessuno. Come fare allora a “convincere” i nostri amici a quattro zampe ad entrare volontariamente nella vasca da bagno? Un modo c’è, ma richiede impegno e dedizione.

Consigli per un lavaggio senza stress

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Una precisazione sul titolo: i consigli che seguono dovrebbero servire per garantire un lavaggio senza stress sia al proprietario sia al cane. Non ha senso infatti rendere l’esperienza traumatica per il nostro amico peloso: se così fosse, potremmo davvero stupirci che non voglia più essere lavato per il resto della sua vita? Ecco allora alcuni consigli per un lavaggio senza stress:

  • Dare al cane il tempo di abituarsi all’ambiente. Che voglia familiarizzare con la vasca o con la doccia, o anche soltanto con l’ambiente del bagno, è meglio permettere al cane di abituarsi, e premiarlo alla fine.
  • Iniziare con calma il lavaggio del cane. Una volta in vasca, si può provare ad aggiungere un po’ d’acqua e osservare le reazioni del cane, senza però forzarlo e mantenendo un’atmosfera rilassata.
  • Scegliere il momento giusto. Il momento giusto è fondamentale per la riuscita del bagno, che deve avvenire quando il cane è rilassato. Poco a poco, il cane potrebbe anche attendere il bagno con entusiasmo.

La chiave per riuscire a fare il bagno al cane senza stress è, come dicevamo, un insieme di impegno e dedizione. Inoltre, è bene ricordare di adoperare il rinforzo positivo: premiare il cane ogni qual volta si comporti nel modo desiderato, ed evitare di punirlo quando non lo fa. Il nostro amico a quattro zampe capirà come comportarsi.

E per quanto riguarda i gatti? Meglio lavarli oppure no?

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I gatti sono animali puliti, si dice, e in effetti è un luogo comune che corrisponde al vero, in un certo senso. I nostri amici felini infatti sono soliti lavarsi con la loro lingua in (quasi) tutto il loro corpo. Si tratta di una pratica molto utile per tante ragioni diverse, ma che a stento può essere definita pulizia. Alcuni proprietari di conseguenza decidono di provare a fare il bagno al gatto, con varie reazioni da parte dei loro animali domestici.

In gran parte, i gatti sono restii a farsi lavare dai loro proprietari: per loro si tratta di un’esperienza traumatica che tuttavia a volte è necessaria. Magari bisogna eliminare lo sporco accumulatosi in alcune parti del corpo, o è arrivato il momento di ridurre il pelo rimasto dopo la muta. Per convincere un gatto, sarà bene creare un ambiente tranquillo e rassicurante, ma soprattutto procedere con calma. Fare attenzione ai suoi segnali di stress è ugualmente importante, ma in generale è possibile creare una regolare routine di pulizia.

Il segreto sta nel cercare di rendere il bagno un momento piacevole e come tutti gli altri, in modo che il cane o il gatto capiscano che non c’è nulla da temere. Certo, all’inizio sarà difficile e non tutti gli animali reagiranno allo stesso modo. Ma non è un buon motivo per arrendersi alla prima difficoltà, no?