I segnali che rivelano quando un gatto è infastidito e potrebbe attaccare

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di Marco Bonavolontà

21 Marzo 2024

I segnali che rivelano quando un gatto è infastidito e potrebbe attaccare

I gatti non sono certo famosi per essere dei "teneroni" e il perché non è un mistero: parliamo di creature indipendenti, animali che scelgono se e con chi socializzare. Ricordate sempre che un gatto non ha un padrone, ma uno o più conviventi.

Con questi instaura un rapporto paritario e di certo non si sente addomesticato da nessuno, piuttosto diciamo che accetta alcune regole (e nemmeno sempre). Nonostante quanto appena premesso non abbiamo a che fare con creature ostili e difficili da avvicinare, ma alcuni segnali comunicano chiaramente quando sarebbe meglio stargli alla larga...

"Ti tengo d'occhio umano"

"Ti tengo d'occhio umano"

Argo

Tutto nasce dal principio, ovvero da quando un gattino appena nato comincia a interagire con la sua mamma. Si tratta di un rapporto necessario, un istinto primordiale, grazie al quale l'animale si nutre e può sopravvivere grazie alle cure della genitrice. Un cucciolo dovrebbe restare con sua madre circa tre mesi: in questo lasso temporale la gatta lo educherà impartendogli le prime fondamentali lezioni sulla socializzazione.

Sottrarre un gattino anzitempo dalla propria mamma è sconsigliato, perché il carattere del micio è in una fase di formazione e potrebbe essere compromesso irreversibilmente. Un atto dunque sconsiderato in grado di rendere l'animale schivo, insicuro, pauroso e ansioso.

Tutto questo preambolo è necessario per spiegare come mai alcuni gatti risultano così diffidenti e pronti a graffiare alla prima occasione, ma fortunatamente stiamo parlando solamente di una parte dei felini - fra l'altro traumatizzati da una precoce separazione materna - e non della stragrande maggioranza. Tuttavia altri fenomeni comportamentali possono causare problematiche nei gatti: vediamo quali sono e come loro ci comunicano di provare disagio.

I segnali che un gatto è pronto a morderti o graffiarti

I segnali che un gatto è pronto a morderti o graffiarti

Wirestock/Freepik

Un gatto preso dalla strada potrebbe aver vissuto esperienze poco piacevoli e non vedere l'essere umano di buon occhio, così come uno randagio c'è una buona probabilità che consideri le persone tendenzialmente come una minaccia dalla quale stare alla larga.

Insomma i gatti anaffettivi e diffidenti o ancora dal carattere "malvagio" non esistono in natura, piuttosto il loro comportamento è la diretta conseguenza di un passato turbolento con le persone o di un'infanzia terminata prematuramente. Ma anche i gatti più mansueti e ben educati hanno i loro "limiti" in termini di pazienza, tolleranza.

Infatti quando state interagendo con un micio e questi comincia a spingere via la vostra mano con le zampe, vi inizia a dare piccoli morsi e sbatte concitatamente la coda, allora sarebbe meglio prendere le distanze...

Il passo successivo si tramuterebbe - con buona probabilità - in un vero e proprio attacco da parte del quadrupede! Solitamente, per loro indole, i gatti tendono a evitare uno scontro quando possibile, ma se percepiranno di essere messi alle strette non esiteranno due volte a graffiare e mordere con decisione. In qualche modo, come detto, danno piccoli avvertimenti prima di passare alle "maniere forti", a voi coglierli per evitare spiacevoli inconvenienti.