Come farsi ubbidire dal proprio cane in 3 semplici passaggi

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di Marco Bonavolontà

25 Gennaio 2024

Come farsi ubbidire dal proprio cane in 3 semplici passaggi

Adottare un animale è sempre fonte di grandi gioie e soddisfazioni, in particolare poi accogliere nelle propria vita un cane è un'esperienza unica. Parliamo infatti di animali estremamente intelligenti con i quali è meraviglioso interagire: in un certo senso possiamo dire di poter crescere un poco anche noi durante la loro vita imparando un mucchio di cose nuove.

Tuttavia per rendere la convivenza con il proprio quadrupede la migliore possibile, è necessaria un'adeguata educazione. Una disciplina carente o impostata erroneamente e un addestramento pressoché inesistente possono peggiorare sensibilmente il piacere di cane e padrone nello stare assieme. Vediamo dunque quali sono i passaggi necessari affinché un cane possa diventare ubbidiente.

I comandi necessari da insegnare per l'addestramento di un cane

I comandi necessari da insegnare per l'addestramento di un cane

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Come premessa ci sentiamo di consigliare l'educazione dell'animale sin dai suoi primi mesi di vita, ovvero già da quando è solamente un cucciolo: attendere troppo potrebbe significare far apprendere al cane delle abitudini sbagliate. Per cominciare è quasi d'obbligo far imparare al proprio cane i comandi più elementari, ma allo stesso tempo "chiave" per farsi ascoltare in ogni situazione.

Seduto: con questo semplice comando vogliamo che il cane si sieda a terra piegando solamente la zampe posteriori, in questo modo è possibile spostare completamente l'attenzione dell'animale solo verso la nostra persona.

Rimani: con questo ordine, che richiede prima la conoscenza di "seduto", l'intento è quello di insegnare al proprio cane a essere paziente e a non lasciarsi prendere dalla foga del momento. Nella fattispecie il risultato che si vuole ottenere è quello di far prima sedere il quadrupede e, dopo qualche secondo di attesa, farlo rizzare su quando richiamato.

Vieni: questo è il comando con il quale vogliamo che il cane ci segua, abbandoni quindi qualsiasi altra attività stia facendo, per tornare a passeggiare al nostro fianco.

Sdraiato: con questo ordine chiediamo al cane la sua totale sottomissione, naturalmente intesa come grande fiducia verso il suo padrone, il cane dovrà quindi sdraiarsi con il ventre disteso a terra. In questa posizione l'animale sarà più mansueto e più facile da gestire (utile ad esempio quando si ha un incontro imprevisto con un altro cane che non si conosce).

Lascialo: altro comando fondamentale per avere il pieno controllo su quello che fa il cane. Spesso, spinto dalla curiosità, l'animale vorrà interagire anche con oggetti o creature con le quali non si vorrebbe che ne avesse, come una busta di plastica, un insetto e così via.

Probabilmente vi starete chiedendo come fare a insegnare queste azioni al vostro cane e i modi per farlo sono molteplici, come l'addestramento con il clicker: si tratta di un piccolo strumento con un tastino cliccabile, una volta fatta la giusta pressione lo strumento emetterà un suono molto simile a un "click" da cui prende il suo nome. Come funziona? Semplice, ve lo diciamo subito.

Educazione del cane tramite il rinforzo positivo

Educazione del cane tramite il rinforzo positivo

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Il clicker è in verità un metodo particolare di rinforzo positivo, ovvero un approccio all'educazione canina ben precisa. Il principio dietro al suo funzionamento (e alla sua efficacia) è semplice: il cane deve apprendere ciò che volete insegnargli tramite un'associazione positiva. Il trucco sta quindi nel produrre un click e dare un premietto gustoso al cane, uno da lui particolarmente apprezzato, ma facile da essere ingerito. 

Facciamo un esempio: dopo qualche sessione il cane avrà associato che dopo il suono del click gli viene data una ricompensa. Quindi quel che si andrà a fare è "dettare" un comando subito dopo il rumore. Click, "seduto" (mostrare cosa intendete con seduto) e quindi dare subito il dolcetto all'animale. Il clicker non è uno strumento indispensabile (lo sono invece di dolcetti), ma facilita notevolmente l'intero processo di apprendimento.

In questo modo sarà possibile insegnare al cane una moltitudine di trick nonché i comandi utili per un'educazione basilare. Ricordate però: i cuccioli hanno una capacità d'attenzione limitata, esercitatevi con loro con brevi sessioni al giorno (2 o 3 di massimo 10 minuti l'una).

Sappiate però che i soli comandi di base non sono sufficiente per poter definire un cane ben educato: c'è un'ultima fase fondamentale.

La socializzazione

La socializzazione

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Ovvero quella della socializzazione! Un cane capace di riportare il bastone, in grado di mollare subito l'osso - letteralmente - ha comunque bisogno di sapersi interfacciare con il mondo esterno correttamente, in particolare con i suoi simili e gli altri esseri umani.

Per ottenere simili traguardi è necessaria una progressione graduale verso i nuovi stimoli: l'animale dovrà esplorare prima da solo un nuovo ambiente, sempre preferibilmente da cucciolo, per poi essere affiancato da un solo altro cane e solamente un'altra persona. Non agitatevi mai, non fate sentire al cane nessun tipo di pressione, non rimproveratelo, ma piuttosto preferite il ricompensarlo quando si comporta come desiderate.

Le persone con le quali dovrà socializzare dovranno ovviamente essere al di fuori del nucleo familiare e quest'ultime dovranno interagire con lui procedendo per gradi: lasciarsi sempre annusare, usare un tono della voce basso e affettuoso, compiere movimenti lenti e dal basso verso l'alto rispetto all'animale.

Così facendo il vostro cane imparerà a stare correttamente accanto a voi e si comporterà bene anche in presenza di sconosciuti e altri cani! L'importante è perseverare per i prime mesi di vita dell'animale ed essere sempre coerenti con il metodo utilizzato.