Come fanno i gatti a cadere sempre in piedi?

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di Gianmarco Bonomo

24 Gennaio 2024

Come fanno i gatti a cadere sempre in piedi?

Il paradosso del gatto imburrato di John Frazee mette insieme due eventi considerati praticamente certi. Da una parte, abbiamo una fetta di pane imburrato che cadrà a terra sempre sul lato del burro. Dall’altra, abbiamo un gatto che, lasciato cadere, atterra sempre sulle zampe. Unendoli insieme, sarebbe possibile arrivare al moto perpetuo. Ora, esiti umoristici a parte, qualcosa di vero in questa ricostruzione c’è: i gatti atterrano sempre sulle zampe. Ma perché succede? E come fanno i gatti a cadere sempre in piedi?

Come fanno i gatti a cadere sempre in piedi?

Come fanno i gatti a cadere sempre in piedi?

Freepik

Che i gatti siano animali pieni di sorprese non è certo un mistero. Indipendenti ma affettuosi, schivi ma sociali, intelligenti ma a volte ingenui, sono fra gli animali preferiti dagli esseri umani per diverse ragioni, tutte giuste. Ma come fanno a cadere sempre in piedi? I gatti sembrano sfidare la gravità con una regolarità disarmante, cadendo da altezze incredibili e atterrando senza alcun problema sulle quattro zampe. Davvero ci riescono sempre?

Ecco, per capire come fanno i gatti a cadere sempre in piedi, il primo passo è quello di dire che no, non lo fanno sempre. Sarebbe impossibile. Eppure, lo fanno piuttosto spesso, grazie a una connessione fra i loro occhi e le loro orecchie. Il sistema vestibolare dell’orecchio infatti comunica con la vista e porta il gatto a stabilire con precisione la sua posizione in relazione al terreno. In questo modo, il felino riesce a girarsi e atterrare sulle quattro zampe, grazie soprattutto a una colonna vertebrale incredibilmente flessibile.

Non solo riflessi: il ruolo dell’altezza nelle cadute dei gatti

Non solo riflessi: il ruolo dell’altezza nelle cadute dei gatti

Science/Youtube

Come accennato nel paragrafo precedente, per capire come fanno i gatti a cadere sempre in piedi non possiamo limitarci a studiarne i riflessi. Il sistema vestibolare e la vista permettono infatti al gatto di girarsi in pochissimo tempo durante la caduta, e atterrare quindi sulle zampe. La colonna vertebrale dei gatti è flessibile e non presenta clavicole, permettendo loro di contorcersi per evitare cadute rovinose. Le zampe e i cuscinetti invece ammortizzano il peso ed evitano altri danni. A influire sul risultato, tuttavia, è anche l’altezza.

Secondo un famoso studio del 1987, infatti, alcuni ricercatori hanno notato come le conseguenze della caduta per i gatti fossero man mano più gravi in base all’altezza. E fin lì, possiamo pensare che si tratti di un risultato scontato. Lo studio però ha rilevato come, per cadute da oltre sette piani, il corpo dei gatti tenda a trasformarsi in una sorta di paracadute, limitando i danni. E permettendo, ovviamente, di atterrare sulle zampe.

Cosa fare per un gatto che cade?

Se l’altezza è minima, allora non ci sarà bisogno di fare nulla. Come abbiamo visto, i gatti sanno atterrare sulle zampe e, nella maggioranza dei casi, senza conseguenze. Tuttavia, bisogna anche considerare l’eventualità che un gatto possa subire conseguenze della caduta. Soprattutto i proprietari devono essere consapevoli dei rischi associati alle cadute, e non limitarsi a pensare che tanto i gatti atterrano sulle zampe. Per questa ragione, è essenziale:

  • assicurarsi che balconi e finestre siano in sicurezza;
  • tenere in osservazione il gatto per giorni, dopo una caduta di diversi metri;
  • monitorare sintomi come una rigida andatura, respirazione difficoltosa o letargia, dopo le cadute.

In questi casi, sarà necessario consultare immediatamente un veterinario che possa capire qual è l’effettivo stato di salute del gatto. Magari potrà anche cadere sulle zampe ma è sempre meglio non lasciare nulla al caso. O alle credenze popolari, per quanto basate sulla realtà.