Se il tuo cane non capisce dove stai indicando non è poco intelligente: secondo una ricerca è tutto il contrario

di Denise Zortea

11 Gennaio 2024

Se il tuo cane non capisce dove stai indicando non è poco intelligente: secondo una ricerca è tutto il contrario

Con il passare del tempo i cani e gli esseri umani hanno imparato a comunicare gli uni con gli altri ma può succedere che alcuni comportamenti rimangano poco conosciuti. Per questo motivo, alcuni ricercatori hanno cercato di studiare cosa i cani vedono quando gli indichiamo qualcosa.

Il concetto di pregiudizio spaziale

Il concetto di pregiudizio spaziale

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Con pregiudizio spaziale si intendono le modalità con cui il cervello processa le informazioni relative allo spazio, localizzazione e distanza rispetto ad un oggetto. Confrontando le reazioni dei cani con quelle dei bambini hanno osservato che, quando veniva puntato un oggetto lontano, i bambini erano in grado di capire a cosa ci si stesse riferendo mentre i cani erano semplicemente portati ad osservare in tale direzione, senza prestare attenzione all’oggetto in questione.

Questi primi studi, però, non hanno messo in luce quale sia il motivo di questa differenza, anche se ci sono alcune teorie. Un’ipotesi afferma che ciò sia dovuto alla differente acuità visiva tra uomo e cane, ed una seconda, invece, afferma che per i cani potrebbe essere più importante prestare attenzione alla direzione in generale piuttosto che all’oggetto in particolare.

I ricercatori hanno provato ad approfondire ancora di più

I ricercatori hanno provato ad approfondire ancora di più

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Con un primo esperimento hanno provato a capire se i cani riuscissero ad imparare la localizzazione di un premio posizionato su un piatto, che poteva trovarsi sul lato destro o sinistro rispetto al centro della stanza. Nel secondo esperimento sono stati utilizzati due piatti di forma e colore diverso posizionati in entrambi i casi di fronte al cane, in questo caso per capire se riuscissero ad imparare la differenza nella forma e colore. I risultati hanno mostrato che i cani imparano più facilmente la localizzazione di un oggetto, rispetto alla sua forma o colore.

A questo punto i ricercatori hanno cercato di capire se i cani riuscissero a ricordare dove il premio era stato messo. Per fare questo, se il cane aveva precedentemente ricevuto il premio sul lato destro del piatto, è stato poi posizionato sul lato sinistro. Se il cane aveva precedentemente ricevuto il premio sul piatto bianco, ora è stato posizionato sul piatto nero. In questo caso i risultati hanno mostrato che la differenza dipende dalla lunghezza della testa del cane, che a sua volta è correlata alla sua acuità visiva. Questo è dovuto al fatto che i cani con la testa più corta, brachicefali, sviluppano una vista simile a quella umana, che di conseguenza gli permette di vedere più dettagli e quindi di essere meno soggetti al pregiudizio spaziale. Quindi si può concludere dicendo che il pregiudizio spaziale cambia in base alla razza, sembrano esserci cani più o meno propensi a sviluppare questo comportamento.

Come vedono i cani?

Come vedono i cani?

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È sempre bene ricordarsi che i cani non vedono come noi esseri umani. Vari studi hanno dimostrato che la loro visione è dicromatica, ossia riescono a vedere solo due colori, il giallo e il blu. Questo è il motivo per cui i cani amano le palle da tennis, il loro colore fa sì che le riescano a distinguere molto bene rispetto allo sfondo. Un’altra differenza è l’ampiezza del campo visivo, che risulta essere di circa 240 gradi per i cani rispetto i 180 gradi degli esseri umani.

A differenza dell’uomo ci vedono meglio da lontano e di notte. Ci sono senza dubbio molte differenze però dobbiamo sempre ricordarci che ogni specie si è evoluta per sopravvivere in ambienti e condizioni diverse, quello che per noi potrebbe essere favorevole potrebbe non esserlo per un’altra specie. Ognuno ha le proprie caratteristiche che lo rendono unico.