I cavalli sono in grado di comprendere le emozioni umane? Rispondono gli esperti

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di Isabella Ripoli

29 Settembre 2023

I cavalli sono in grado di comprendere le emozioni umane? Rispondono gli esperti

Perché ci piace tanto stare a contatto con gli animali? Vi è mai capitato di porvi questa domanda? Sappiamo bene quanto moltissime persone cerchino in tutti i modi di avere un rapporto diretto con gli animali, a qualunque specie appartengano. C'è chi, addirittura, sceglie di lavorarci insieme, ma perché accade tutto ciò? Gli animali sono degli esseri speciali: sanno darci un amore incondizionato come nessun altro essere vivente e, spesso, sono un toccasana per il nostro umore. 

Quando parliamo di contatto tra il mondo animale e quello umano, però, non vogliamo fare riferimento solo ai nostri amici domestici "classici", ma parliamo anche di quelle razze con cui sembra quasi impossibile interagire, ma che, al contrario, sono altrettanto spettacolari.

Quali sono gli animali con cui l'uomo interagisce di più?

Quali sono gli animali con cui l'uomo interagisce di più?

Pxhere

Gli animali con cui l'uomo interagisce maggiormente sono senza ombra di dubbio cani, gatti, e qualche volatile o rettile. Tutte specie che hanno una taglia adatta per essere accolta in casa, magari anche con giardino, e che sono facili da gestire. Questi nostri amici sono una compagnia, sono la parte spensierata della giornata, se vogliamo, ci aiutano nei momenti difficili e sanno, seppur senza proferire parola, starci accanto come poche altre persone saprebbero fare. Ma siamo sicuri che solo quelli più comuni come cani e gatti siano in grado di farlo? 

Non ci si pensa spesso, e molto probabilmente anche per la sua stazza e la difficoltà di poterlo accogliere in un ambiente casalingo, ma il cavallo è un animale che nasconde molte doti empatiche e che, per chi ha la fortuna di averne uno accanto, è un fidatissimo amico. Lo sapevate?

Il cavallo è stato sempre presente nella storia dell'uomo...

Il cavallo è stato sempre presente nella storia dell'uomo...

Pickpik

Presente nella storia umana da sempre, il cavallo è stato un co-protagonista in tutto ciò che l'uomo ha fatto. Più che amico, però, il cavallo è stato un assistente nei lavori, negli spostamenti e in quello che di pratico si doveva e poteva fare. Ma questo magnifico animale non è soltanto un "mezzo", è, viceversa, un essere vivente in grado di comprendere e rispondere a tutte le nostre emozioni. Non lo credete possibile? Vi sbagliate. 

Molti esperti del settore hanno scelto di focalizzare la loro attenzione sul comportamento equino, per comprendere se, come altri animali, anche loro fossero capaci di entrare in empatia con le emozioni umane. I risultati delle ricerche sono stati a dir poco strabilianti.

I cavalli sono davvero in grado di interpretare le emozioni umane?

I cavalli sono davvero in grado di interpretare le emozioni umane?

Pickpik

Ci sarà capitato, a volte, di sentir parlare o di leggere di come un cavallo abbia reagito davanti al dolore o alla gioia del proprio padrone. Sembra assurdo, ma in effetti sono animali completamente in grado di entrare in empatia con noi, anche più dei "classici" amici a 4 zampe. La loro intelligenza, perspicacia e reattività ne fanno un animale capace di comprendere non solo le espressioni facciali delle persone, ma anche di associarle con suoni che siano o meno corrispondenti ad esse.

Uno studio portato avanti nel 2016 dalla dottoranda Amy Smith insieme alla docente Karen McComb, presso l'Università del Sussex, ha focalizzato l'attenzione proprio sulle capacità dei cavalli di riconoscere e distinguere tra emozioni negative e positive degli uomini. La ricerca si è basata su 28 esemplari di cavalli scelti da diversi maneggi. A ognuno di questi sono state mostrate due foto, una felice e l'altra arrabbiata, di un uomo, verificandone l'immediata reazione. 

La dottoressa Smith ha dichiarato: "Alla vista dei volti arrabbiati, la reazione degli esemplari è stata immediata: hanno chinato il capo verso il basso e l'hanno ruotato verso destra, osservando di più con l'occhio sinistro. La loro frequenza cardiaca è aumentata notevolmente e si sono posizionati in modalità difensiva - ha continuato - La reazione rispetto alle espressioni positive è stata maggiore, questo perché, con molta probabilità, sono abituati nel loro mondo a riconoscere le minacce e a reagire ad esse". 

Reazioni diverse a seconda delle emozioni...

Al contrario di quanto accaduto con sentimenti negativi, i cavalli hanno reagito molto bene alle espressioni facciali sorridenti. Il test ha mostrato come, davanti a un sorriso rilassato, i cavalli si siano lasciati ammaliare da esso e si siano avvicinati alla foto dell'uomo, toccando con il muso prima la bocca e poi gli occhi. Un riconoscimento facciale intuitivo e preciso, che ha confermato quanto siano in grado di notare e di entrare in empatia con quello che ci accade quotidianamente. 

Ulteriori indagini hanno messo in evidenza anche come questi meravigliosi animali sappiano non solo riconoscere le espressioni positive o negative, ma anche di associarle a determinati suoi che corrispondono o meno ad esse. Capacità che, sempre secondo gli esperti, deriverebbero dal rapporto che negli anni è intercorso tra uomini e cavalli e che ha permesso ai secondi di imparare a riconoscere i sentimenti dei primi, ad interagire con loro e a dimostrarsi comprensivi.

E poi sappiamo tutti quanto questa specie sia dotata di grande intelligenza: è soprattutto questo ad aver alimentato il legame con l'uomo, portando il cavallo ad essere uno degli animali che più di tutti sono stati presenti nella storia e nell'evoluzione dell'umanità.